Il Progetto "Evocazioni Dantesche nelle Foreste Sacre" e nato con l'idea di individuare alcuni canti della Divina Commedia che contenevano immagini evocative di ambienti naturali, selve e foreste, ma anche piante e animali tali da ispirare alcuni fotografi e disegnatori ad intraprendere un percorso creativo che richiamasse gli ambienti delle "Foreste Sacre" del Parco Nazionale. Otto fotografi e undici disegnatori hanno accettato la scommessa e si sono impegnati a trasmettere con le loro opere "emozioni" dove ogni disegno e ogni scatto fotografico rappresenta l'immaginario poetico descritto nelle terzine da Dante Alighieri.
Purgatorio XXXII 40-42
La coma sua, che tanto si dilata più quanto più è sù, fora da l'Indi ne' boschi lor per altezza ammirata. Sandra Giachi
Purgatorio XXX 85-87
Sì come neve tra le vive travi per lo dosso d'Italia si congela, soffiata e stretta da li venti schiavi. Sandra Giachi
Purgatorio XXIX 67-69
L'acqua imprendea dal sinistro fianco, e rendea me la mia sinistra costa, s'io riguardava in lei, come specchio anco. Giuseppe Guarino Aturo
Purgatorio V 115-117
Indi la valle, come 'l dì fu spento, da Pratomagno al gran giogo coperse di nebbia; e 'l ciel di sopra fece intento. Giuseppe Guarino Arturo
Inferno XXII 25-27
E come a l'orlo de l'acqua d'un fosso stanno i ranocchi pur col muso fuori, sì che celano i piedi e l'altro grosso. Simone Morelli
Paradiso III 10-12
Quali per vetri trasparenti e tersi, o ver per acque nitide e tranquille, non sì profonde che i fondi sien persi. Simone Morelli
Inferno III 124-126
e pronti sono a trapassar lo rio, ché la divina giustizia li sprona, sì che la tema si volve in disio. Enrico Scarlatti
Purgatorio III 1-3
Avvegna che la subitana fuga dispergesse color per la campagna, rivolti al monte ove ragion ne fruga. Enrico Scarlatti